domenica 31 ottobre 2010

Spicy butternut squash soup





La pioggia e l'umido di questi giorni mi hanno fatto venir voglia di qualcosa di caldo e confortante.
Essendo questa la stagione giusta, ho voluto provare, dopo questa, una vellutata a base di zucca.
Questo piatto è originario del Sudafrica: è molto sostanzioso, saporito, e al tempo stesso delicato.
L'abbinamento curry e latte di cocco al principio mi lasciava un po' perplessa e invece funziona meravigliosamente!!
Questa vellutata dovrebbe essere un entrée ma per me va benissimo come piatto unico.

Ingredienti
2 scalogni
1 zucca (butternut squash)
1/2 lattina di latte di cocco
2 cucchiai di hot curry
1 mela
1/2 l brodo vegetale
sale q.b.
pepe q.b.
olio q.b.

Procedimento
Sbucciare la mela e la zucca e tagliarle a tocchetti.
In una capiente casseruola soffriggere lo scalogno, aggiungere la zucca, la mela e il curry. Far rosolare per qualche minuto quindi aggiungere il brodo bollente e far cuocere per una mezz'oretta fino a che la zucca sia morbida. Aggiungere il latte di cocco e continuare la cottura per una decina di minuti.
Con il frullatore ad immersione portare il composto a purea. Aggiustare di sale e pepe quindi servire accompagnato da crostini di pane.





Happy Halloween!!!



giovedì 28 ottobre 2010

Coups de coeur: torta pere mandorle e pistacchi



Con questa torta è stato amore a prima vista.
Ho dovuto faticare un po' per avere la ricetta ma ne è valsa davvero la pena.



Pasta frolla
la solita che copio e incollo:

farina 200 gr
burro 100 gr
zucchero 50 gr
tuorli 2


Per il ripieno
200 gr farina di mandorle
100 gr burro
2 uova intere
un cucchiaino farina
50 gr crema pasticcera
30 gr crema al pistacchio
50 gr gocce d cioccolato fondente
la punta di un cucchiaio estratto di vaniglia

pere a fettine q.b.
mandorle a scagliette q.b.

Procedimento per la frolla
Lavorare assieme il burro con lo zucchero nella planetaria e poi aggiungere le uova e la farina precedentemente setacciata. Far riposare in frigo almeno un ora prima di stendere la frolla.


Procedimento per il ripieno
Montare, in planetaria, il burro ammorbidito con la farina di mandorle e la vaniglia fino a raddoppiarne il volume. Aggiungere le uova una a una e fra un uovo e montarle bene. Quindi aggiungere le due creme e sbattere bene fino ad ottenere un composto omogeneo. Unire la farina e le gocce di cioccolato e amalgamare delicatamente il tutto con l'aiuto di un leccapiatti. Stendere la frolla sottile circa 3 mm e ricoprire uno stampo con i bordi alti. Versare il ripeno sulla frolla. Ricoprire di pere a fettine e scagliette di mandorle. Cuocere in forno gia' caldo a 170 C per circa 40 minuti.


venerdì 22 ottobre 2010

Polpettine di melanzane




Credo esistano milioni di ricette delle polpette alle melanzane, ogni famiglia ha la sua e ognuno aggiusta secondo il proprio gusto.
Ed è proprio quello che ho fatto io. Avevo una ricetta collaudata ma l'ho rielaborata a mio piacimento.



Ingredienti:
400 gr melanzane
2 uova
4 cucchiai ricotta salata
pane grattuggiato q.b.
pane raffermo mezzo panino (o in alternativa pane grattuggiato)
latte q.b.
1 spicchio d'aglio
1 fetta provola
sale e pepe


Procedimento
Lavare le melanzane, tagliarle a cubetti di circa un cm di lato metterle ni una pirofila da forno coperta con un foglio di alluminio. Far cuocere una ventina di minuti infornare finché la polpa non risulterà completamente morbida.
Schiacciare con la forchetta aggiungere pane bagnato nel latte, il prezzemolo tritato, le uova, ricotta salata, l'aglio, sale, pepe e pane grattuggiato per dare la giusta consistenza.
Ungersi le mani e formare le polpette ovali, inserire un cubetto di provola e quindi passarle nel pane grattuggiato. Cuocere in padella, pochi pezzi per volta, a fuoco moderato con un filo d'olio.

mercoledì 20 ottobre 2010

Centrifuga melograno pompelmo e miele



Wilt thou be gone? it is not yet near day:
It was the nightingale, and not the lark,
That pierc’d the fearful hollow of thine ear;
Nightly she sings on yon pomegranate tree:
Believe me, love, it was the nightingale.

Vuoi già andar via? Il giorno è ancora lontano:
E' stato l'usignolo, non l'allodola,
Che ha colpito l'incavo del tuo orecchio timoroso;
Canta ogni notte, laggiù, su quell'albero di melograno:
Credimi, amore, era l'usignolo.

Romeo and Juliet, III.5.4






Oggi non la posso neanche definire una ricetta!
Centrifugare un melograno e un pompelmo giallo. Sciogliere in un cucchiaio di acqua calda altrettanto miele e aggiungerlo alla centrifuga.

A me è piaciuta un sacco questa centrifuga!! e poi è frutta e quindi fa sicuramente bene!!!!!!


sabato 16 ottobre 2010

World Bread Day 2010: il pane quotidiano




Per la ormai famosa raccolta annuale del World Bread Day 2010 di Zorra, siamo già alla quinta edizione, ho deciso di preparare il pane che faccio quasi quotidianamente.
Questo semplice ma gustoso pane ormai si fa quasi da solo non uso quasi la bilancia se non per uno scrupolo maniacale!!
Lo preparo con la macchina del pane. La ricetta base è sempre la stessa a cui faccio di volta in volta delle variazioni.

Oggi l'aggiunta sono fiocchi d'avena, provenienti dall'Alto Adige (grazie Paola!!)







Ingredienti:
300 gr farina 00
125 gr farina rimacinata di grano duro
75 gr farina manitoba
320 gr acqua tiepida
1 cucchiaio malto
2 cucchiai olio EVO
10 gr sale
10 gr lievito birra fresco
3 + 2 cucchiai di fiocchi d'avena

Mettere tutti gli ingredienti nella macchina del pane tranne il lievito e i fiocchi d'avena.
azionare la macchina del pane e non appena tutti gli ingredienti sono amalgamati aggiungere il lievito.
Quando, in base al modello e al programma la macchina fa bip aggiungere le 3 cucchiaiate di fiocchi d'avena all'impasto.
Non si dovrebbe fare ma, dopo l'ultimo impasto distribuire sulla superficie del pane i rimanenti fiocchi d'avena e lasciar continuare la lievitazione e la cottura.



World Bread Day 2010 (submission date October 16)

giovedì 14 ottobre 2010

Canestrelli al cacao





Versione rivista e corretta di quelli classici fatti qua. Questa volta, anche se con un po' di difficoltà perche' lo stampo (che ho pure pagato un capitale!!!) mi si apriva ad ogni biscotto, ho usato lo stampo vero.
Mi piacciono perchè non sono troppo dolci.
Dedico questa ricetta a Bravibimbi.

Ingredienti
250 gr. Farina
50 gr. cacao amaro in polvere
200 gr. burro
100 gr. Zucchero
1 tuorlo grande o 2 piccoli
scorza di un limone grattugiato

Procedimento
Impastare tutti gli ingredienti, lasciar riposare in frigo un’oretta quindi stendere una sfoglia spessa circa un centimetro.
Tagliare con lo stampino a forma di fiore posizionarli su una placca da forno ed infornare a 150°C per 15 minuti (regolarsi secondo il proprio forno!!!!!!). Lasciarli raffreddare sopra ad una griglia.

lunedì 11 ottobre 2010

Tartellette pere e cannella


Non c'e' molto da dire su queste tartellette. Sono semplici dolcetti da merenda che si possono preparare anche con un bel po' di anticipo. La crema pasticcera si può tenere in frigo per qualche giorno e addirittura surgelare. Stesso discorso per la pasta frolla. Basta poi al momento opportuno riunire i vari elementi e comporli .. facile no????
Ho voluto aromatizzare la pasticcera con la cannella perchè volevo vedere come legava con le pere. L'abbinamento mele e cannella mi piace un sacco ma non sapevo se potevo sostituirle con le pere. Devo dire che l'insieme ha funzionato, il sapore di cannella non era esagerato ma si sentiva appena. Voto più che sufficiente.






Pasta frolla
farina 200 gr
burro 100 gr
zucchero 50 gr
tuorli 2

Procedimento per la pasta frolla
Lavorare assieme il burro con lo zucchero nella planetaria e poi aggiungere le uova e la farina precedentemente setacciata. Far riposare in frigo almeno un ora prima di stendere la frolla.
Tirare una sfoglia sottile 3 mm e riempire degli stampini monoporzione dopo averli imburrati o i cerchi da pasticceria.

Crema pasticcera
la ricetta è sempre quella ma non va aromatizzata alla vaniglia bensi alla cannella. Riporto qua la ricetta per comodità.

Ingredienti
250 gr latte
2 tuorli
75 gr zucchero
25 gr farina
1 pezzo di corteccia di cannella

Procedimento della crema pasticcera
Portare ad ebollizione il latte con circa metà dello zucchero, aggiungere la cannella nel latte.
In una bastardella amalgamare bene i tuorli e il rimanente zucchero, quindi incorporare la farina setacciata. Una volta che il latte bolle eliminare la cannella e versare parte del latte sul composto preparato amalgamarlo e riportare il tutto sul fuoco. Mescolare costantemente con una frusta il composto fino ad ebollizione. Raggiunta l'ebollizione continuare a mescolare per ulteriori 30 secondi.
La crema é pronta! Versarla in un contenitore per farla raffreddare ricoprendola con la pellicola alimentare in modo che non faccia la crosticina.

2 - 3 Pere non troppo mature







Composizione del dolce:
Cuocere i fondini vuoti a 160-170 C per una decina di minuti. Farli raffreddare. Nel frattempo lavare le pere, asciugarle e tagliarle a fettine sottili.
Farcire le tartellette con la pasticcera ed infine decorare con le fettine di pera. Per evitare che le pere anneriscano spennellarle con il succo di limone.
Se non consumate subito le tartellette vi consiglio di preparare una gelatina per ricoprirle.
Far sciogliere 2 cucchiai di zucchero in 4-5 cucchiai di acqua, quindi aggiungere un cucchiaio colmo di marmellata chiara (pesca o albicocca vanno benissimo!!).
Mescolare il tutto e spennellare sulle pere.


venerdì 8 ottobre 2010

La schiacciata all'olio del Londi


Il Londi è un amico di un amico, di cui ho sentito decantare la famosa schiacciata: ottima come antipasto veloce, semplice da preparare, e soprattutto collaudatissima; grazie a Massimo, toscano DOC e buongustaio, per avermi passato la ricetta!







Dose per due teglie da forno

Ingredienti:
900 gr farina tipo 0
25 gr lievito d birra fresco (sciolto in una tazza di acqua tiepida)
Acqua oltre 1/2 litro
un pizzico di sale nell’impasto
olio extra vergine di oliva q.b.
rosmarino q.b.

Adempimenti
Sciogliere il lievito nell'acqua appena tiepida quindi amalgamare bene col mestolo di legno la farina, il sale e l'acqua. L'acqua deve essere aggiunta poca per volta fino ad ottenere un'impasto abbastanza fluido e appiccicoso (non come la pasta da
pane).
Lasciare lievitare per circa due ore in un posto non freddo coperto con un tovagliolo o una copertina.
Dopo la lievitazione, mettersi un pò di farina nella mano, versare un C di olio nella teglia, e distendere la "colata" dell'impasto lievitato nella teglia con le dita infarinate (per non appiccicarsi).

Aggiungere olio, sale e rosmarino sopra e mettere in forno (precedentemente scaldato al massimo) per circa 20 minuti.









Suggerimenti::
L'impasto deve essere abbastanza liquido tipo colata di crema e dopo la lievitazione deve essere raddoppiato di volume.
Meglio mettere un filo d'olio nella teglia prima di versarci l'impasto.
Vi consiglio di consumarla tiepida e come accompagnamento di salumi, soprattutto toscani. E' meravigliosa!!



martedì 5 ottobre 2010

Acciughe fritte



Lo so, lo so, il fritto non fa troppo bene alla salute, ma con moderazione e soprattutto con qualche piccolo accorgimento ogni tanto cui può stare.






Ingredienti
5-6 acciughe piccole a testa(calcolatele in base alla fame)
Abbondante olio EVO
1 uovo
q.b. farina
q.b. pane grattuggiato
q.b. sale

Procedimento
Eviscerare ed eliminare la testa e la lisca centrale. Tagliere la lisca in modo da mantenere intatta la codina. Lavarle ed asciugarle bene. Battere un uovo con una forchetta.
Passare le acciughe prima nella farina, poi nell’uovo, ed infine nel pane grattuggiato.
Scaldare l’olio a 180 C e verificarne la temperatura. Due metodi: con un termometro o con un pezzetto di crosta di pane: se l’olio fa delle piccole bollicine attorno al pane allora la temperatura è quella giusta.

Adagiare quindi le acciughe nell’olio bollente e girarle per completare la cottura.

Non cuocere troppe acciughe assieme per evitare che la temperatura scenda troppo (il fritto rimarrebbe unto), viceversa far attenzione che la temperatura dell’olio non salga oltre il punto di fumo (il fritto non sarebbe per niente sano).

Sgocciolare le acciughe sulla carta assorbente da cucina, salare solo al momento di servire in modo che rimangano croccanti.