mercoledì 30 marzo 2011

Revueltos con patatas y jamón serrano


Continuo la collezione di piatti facili di cucina spagnola. Più che una tapa questa è una raciòn ed è perfetto accompagnato da un bicchiere di vino tinto. Questo piatto velocissimo e sostanzioso. In 5 minuti è pronto.

Unica difficoltà reperire il jamón serrano. Si può sostituire con un buon prosciutto crudo tagliato a coltello.




Ingredienti
3 uova
3 patate medie
3 fette di jamón serrano
olio EVO q.b.
sale q.b.

Procedimento:

Sbucciare le patate e tagliarle a dadini. Saltarle in una capiente padella con l’olio, quindi abbassare la fiamma e cuocere per circa 15 minuti. In un piatto sbattere leggermente le uova con il sale e poi versarle nella padella con le patate. Mescolare fino a quando le uova non si saranno rapprese. Tagliare a striscioline il jamón serrano e aggiungerlo sul composto uova patate.

domenica 27 marzo 2011

Ensalada de jamòn y naranjas




Rieccomi dopo un po' di giorni di assenza dal blog. In questo preview di primavera, mi sa che non dura tanto, almeno per quel che dice il meteo sono decisamente attirata dai colori e dai profumi. Il jamòn serrano, il famoso prosciutto spagnolo, uno dei salumi più buoni che io abbia mai mangiato. Aprendo il pacchetto la tentazione di mangiarlo direttamente dal pacchetto è forte. Superata questa fase l'ho utilizzato per farne un insalatina con arance e noci.



Ingredienti:
insalatina fresca da taglio q.b.
6 fette di jamòn serrano
1 arancia
6 gherigli di noci
crema di aceto balsamico di Modena q.b.
olio EVO
sale

Procedimento
Pelare al vivo l'arancio.
Lavare ed asciugare l'insalata e disporre tutti gli ingredienti nel piatto e condire con olio, sale e la crema di aceto balsamico.

lunedì 21 marzo 2011

Semisfere all'arancio


Non sono una grande fan degli stampi in silicone, forse perchè non li so usare al massimo delle loro potenzialità. Li trovo favolosi per mousse e per quelle preparazioni che devono essere messe riposare in frigo o freezer e per le quali è fondamentale che si stacchino perfettamente dallo stampo.
Queste semisfere però necessitano dello stampo in silicone.
Lo sciroppino che si forma in cottura mai e poi mai si scollerebbe dai miei amati stampi tradizionali.

Questi dolci sono un compromesso tra il pudding inglese (prossimamente sul blog!) e il quatre quart.



Ingredienti:
3 uova
zucchero
burro a temperatura ambiente
farina
2 arance bio
2 cucchiai zucchero per lo sciroppo

Procedimento
Sopra ad una ciotola pelare a vivo le arance e ricavare, con l'aiuto di un coltellino affilato, tutti gli spicchi. Ci vuole un po' di pazienza lo so!!! Spolverare di zucchero gli spicchi e tenere da parte.
Pesare le uova senza guscio. Pesare quindi nelle stesse dosi burro, farina e zucchero. Lavorare con la planetaria fino ad ottenere un composto soffice ed omogeneo.
Ripartire negli stampi di silicone gli spicchi di arancio e il suo sciroppino che nel frattempo si sarà formato. Riempire fino a 3/4 dello stampo con il composto precedentemente preparato.
Cuocere il forno caldo a 170°C per circa mezz'ora. Far raffreddare un po' e poi togliere dallo stampo.


lunedì 14 marzo 2011

pansoti al preboggion



I pansoti, la cui traduzione dal dialetto genovese significa panciuti, sono un tipo di ravioli di magro preparato con il preboggiun.

Il preboggion è un mix di erbette di campo che si trovano in Liguria. Proprio perche' sono erbette (piu' o meno) spontanee la composizione del preboggion varia con la stagione e dai gusti di chi la raccoglie.

In generale è composta da: borragine, cerfoglio, radicchio selvatico, dente di cane, pimpinella, papavero, soncino, ortica, bietola, campanula e tarassaco.

Possono essere fatti a partire da un triangolo di sfoglia e poi chiusi e accoppiati dal lato lungo o da un cerchio e poi chiusi a mezzaluna e accoppiati dal lato dritto.




Ingredienti

Per la sfoglia:
400 g di farina
100 gr acqua
1 uovo medio
1 cucchiaio di vino bianco secco
sale q.b.

Per il ripieno:
1 kg prebbogion
150 gr ricotta
2 uova
1 spicchio aglio
50 gr parmigiano grattugiato
sale q.b.
noce moscata q.b.

Procedimento
Preprare la sfoglia mescolando tutti gli ingredienti. Formare una palla e coprire con uno strofinaccio.
Mondare e lavare il prebbogion, farlo appassire in padella con l'aglio schiacciato
e poi passarli al tritacarne o nel mixer. Unire uova, parmigiano, ricotta, sale e noce moscata e mescolare bene.
Stendere la sfoglia con la macchina sfogliatrice (nonna papera) alla penultima tacca. Tagliare dei cerchi con il coppapasta.
Riempire la sac à poche con il ripieno e fare dei mucchietti al centro della pasta. Ripiegare il pansoto su se stesso in modo da avere una mezza luna e unire le due estremità.

Lessare in abbondante acqua salata per pochi minuti e condirli con la salsa di noci (presto pubblicheò la ricetta) o burro fuso e salvia.

giovedì 10 marzo 2011

l'arrosto per chi non ama l'arrosto!


Di solito chi non è molto amico della carne in genere un paio di fettine di questo arrosto non le disdegna. Il tacchino o il pollo non sono molto saporiti e con un ripieno gustoso acquistano gusto e colore. Da soli sono un po' tristi, no????
In questa versione ho messo una frittata di bietole e alcune fette di prosciutto di Praga.


Attrezzatura:
pentola per arrosti
padella
spago da cucina

Ingredienti:
1 fetta larga sottile di fesa di tacchino o pollo
2 uova grandi
1 mazzo di bietoline
2 cucchiai parmigiano
150 gr prosciutto di praga
sale e pepe q.b.
1 spicchio d'aglio
olio q.b.
1 bicchiere di vino bianco

Procedimento
Sbianchire le bietole quindi saltarle in padella con poco olio, l'aglio intero e un pizzico di sale.
In una ciotola rompere le uova, aggiungere il parmigiano, sale e pepe ed infine le bietole cotte in precedenza. Preparare la frittata e farla raffreddare in un piatto.
Ricoprire la carne con le fette di prosciutto quindi aggiungervi la frittata. Arrotolare e legare conlo spago da cucina l'arrostino così formato.
Mettere un po' d'olio nella pentola e tostare l'arrosto su tutti i lati quindi bagnare con il vino.
Cuocere a fuoco medio per almeno mezz'ora.

lunedì 7 marzo 2011

Strudel salato ai carciofi e prosciutto cotto



Dopo il classico strudel alle mele, complice una monografia sugli strudel, ho deciso di buttarmi sul salato.

Della monografia mi avevano colpito alcuni ripieni dai più classici a quelli più creativi ma non la sfoglia chiamata pasta strudel.
Ne ho rivisitato uno al prosciutto e carciofi ed ecco qua il risultato!



Pasta strudel (quella dello strudel alle mele)
200 gr farina manitoba
100-120 gr acqua
2 cucchiai olio di mais
un cucchiaino aceto di mele
1 presa di sale

Ripieno
5-6 carciofi spinosi (per me di Albenga)
200 gr ricotta
200 gr prosciutto cotto
2 uova
timo fresco
sale e pepe q.b.
1 spicchio d'aglio
pane grattuggiato q.b.
olio q.b.

Procedimento
Pasta strudel: mettere tutti gli ingredienti nella planetaria o lavorarli fino ad ottenere un composto omogeneo, prima appiccicoso e, man mano che si lavora, morbido e setoso. Se risultasse troppo sodo aggiungere ancora un po' di acqua, poca per volta. La quantità di acqua è difficile da definire a priori, dipende dalla farina usata.
Infarinare l'impasto e metterlo a riposare per una mezz'oretta coperta da uno strofinaccio.
Ripieno: mettere un po' d'olio in una padella, l'aglio in camicia e i carciofi puliti e tagliati sottili quindi portare a cottura aggiungendo un po' di acqua. Togliere l'aglio e unire il timo.
In una ciotola lavorare la ricotta con le uova, sale e pepe. Aggiungere i carciofi.
Stendere sottilmente la pasta strudel su uno strofinaccio infarinato o sulla carta forno. Ungere con un pochissimo olio la pasta e spolverizzare con il pane grattuggiato.
Stentere quindi il prosciutto uniformemente sulla superficie e il composto di carciofi.
Arrotolare lo strudel e cuocere 25-30 minuti a 180 C.

venerdì 4 marzo 2011

Lemon curd



Un grande classico inglese, da leccarsi i baffi! L'acido del limone allegerisce questa conserva ipercalorica. Da mangiare così, da mettere nelle tartellette, nella tarte aux citrons è sempre un piacere.
Questa ricetta l'ho presa da un delizioso libro di cucina inglese: Jane Grigson's English food




Ingredienti
2 limoni bio grandi
90gr burro a tocchetti
200gr zucchero in zollette
3 uova grandi


Procedimento
Grattuggiare finemente in una pentola buccia dei limoni, o grattare con 6 zollette di zucchero la scorza per raccogliere gli oli aromatici contenuti nella scorza, quindi mettere le zollette in una pentola. Il primo metodo dara' alla conserva una maggiore granulosità.
Aggiungere il succo filtrato dei limoni, il burro e lo zucchero. Far sciogliere a bagnomaria, mescolando di tanto in tanto, lo zucchero nel succo e nel burro. Nel frattempo sbattere le uova e versarle, attraverso un colino, nel composto precedente. Girare continuamente fintanto che il composto diventi più corposo. Non far bollire il composto.Versare in vasetti sterilizzati.

mercoledì 2 marzo 2011

Riccia o frolla??

... io preferisco la sfogliatella frolla!




So’ doje sore: ‘a riccia e a frolla.
Miez’a strada, fann’a folla.
Chella riccia è chiù sciarmante:
veste d’oro, ed è croccante,
caura, doce e profumata.
L’ata, 'a frolla, è na pupata.
E’ chiù tonna, e chiù modesta,
ma si’ a guarde, è già na festa!
Quann’e ncontre ncopp’o corso
t’e vulesse magnà a muorze.
E sti ssore accussì belle
sai chi so’? So’ ‘e sfugliatelle!


Questa filastrocca l'ho presa dal sito delle sfogliatelle, qui, c'è anche la loro storia, se vi va di leggerla è molto carina.





Ingredienti
Pasta frolla
250 gr farina
125 gr sugna (per me burro morbido)
100 gr zucchero a velo
2 tuorli
semini di una bacca vaniglia
Scorza di mezzo limone
1 punta di coltello di sale
1 punta di coltello di lievito (meglio ammoniaca per dolci )

Ripieno
125 gr semolino
400 gr latte
200 gr ricotta freschissima (meglio se di pecora)
175 gr zucchero a velo
50 gr cedro e arancio candito in brunoise
1 uovo
una bacca di vaniglia
una stecca di cannella

Procedimento
Lavorare nella planetaria la farina con il burro, il sale, la scorza di limone, la vaniglia, il lievito ed infine lo zucchero. Quando si avrà un composto sabbiato aggiungere i tuorli. Una volta che l'impasto risulterÀ omogeneo formare una palla e, avvolta nella pellicola trasparente, metterla a riposare in frigo per almeno 1 ora. Si può fare anche il giorno prima.

Portare ad ebollizione il latte con la bacca di vaniglia privata dei semini (quella usata per la frolla). Lasciare in infusione 15 minuti. Rimuovere cannella e vaniglia, riscaldare il latte e quando bolle versarvi a pioggia il semolino. Cuocere sempre mescolando SEMPRE per pochi minuti. Togliere dalla pentola e far raffreddare.
Nel frattempo setacciare dentro a una capiente ciotola la ricotta, aggiungervi lo zucchero a velo, l'uovo e i canditi. Unire il semolino e amalgamare con le mani il composto.

Riprendere la frolla formare un lungo cilindro e prenderne dei pezzetti di 2 cm di altezza. Schiacciarli con il mattarello fino ad ottenere delle ellissi. Mettere al centro un abbondante cucchiaio di composto e chiuderli su se stessi per formare delle mezze lune. Rifilare i bordi che si sono ripiegati con un coppapasta rotondo. Spennellare con il rosso di un uovo .Infornare per 15 minuti circa a 180° C. Prima di servire spolverizzare con dello zucchero a velo.

Appena sfornate in tutta la casa c'era un profumo meraviglioso.