Strudel in tedesco significa letteralmente vortice è quello che dovrebbe ricordare la sua forma l'occhio del vortice che si porta con se tutto quello che incontra sulla sua strada.
Ho studiato parecchio su libri, riviste, web e ricordi di vacanze in Alto Adige prima di arrivare a questa versione.
Primo accorgimento fondamentale per la sua riuscita: la sfoglia deve essere senza uovo, deve essere sottilissima come quella della focaccia di Recco, quasi trasparente. Per riuscire a tirare questa sfoglia sottilissima senza che si rompa ci vuole una farina di forza come la manitoba.
Secondo accorgimento: un goccio di aceto di mele nell'impasto e le mele golden perchè tengono bene la cottura e non si disfano.
Ultimo accorgimento da non sottovalutare la forma dello strudel prevede teglia e piatto di portata lunghi e stretti... che io non ho. E voi??
Ingredienti
pasta strudel:
200 gr farina manitoba
100-120 gr acqua
2 cucchiai olio di mais
un cucchiaino aceto di mele
1 presa di sale
Ripieno:
1 kg mele golden (al lordo di bucce e torsoli)
50 gr pangrattato
50 gr burro fuso
50 gr zucchero
50 gr uva sultanina
50 gr pinoli
succo e scorza di un limone
cannella q.b.
Procedimento
Mettere in ammollo l'uvetta. Tostare i pinoli in padella.
Mettere tutti gli ingredienti nella planetaria o lavorarli fino ad ottenere un composto omogeneo, prima appiccicoso e, man mano che si lavora, morbido e setoso. Se risultasse troppo sodo aggiungere ancora un po' di acqua, poca per volta. La quantità di acqua è difficile da definire a priori, dipende dalla farina usata.
Infarinare l'impasto e metterlo a riposare per una mezz'oretta coperta da uno strofinaccio.
Nel frattempo sbucciare e tagliare sottilmente, con la mandolina, le mele. Versarci sopra il succo di limone per evitare che anneriscano.
Mescolare in una ciotola zucchero, scorza, uvetta, cannella e pinoli.
Stendere la sfoglia su uno strofinaccio infarinato o sul silpat il più sottilmente possibile. Spennellarla con il burro fuso (non tutto), cospargerla col pane grattuggiato e quindi ricoprire col composto di mele. Rimboccare i due lati lunghi all'interno quindi arrotolare lo strudel aiutandosi con lo strofinaccio/silpat. Spennellare la superficie col burro fuso rimasto e infornare a 160-170 C per una mezz'oretta. A metà cottura tirare fuori dal forno e rispennellare la superficie con il burro fuso per farlo dorare bene.
Servire spolverizzato di zucchero a velo con abbondante crema inglese tiepida che trovate qui.
Dimenticavo: la pasta strudel va benissimo anche per le preparazioni salate!
pasta strudel:
200 gr farina manitoba
100-120 gr acqua
2 cucchiai olio di mais
un cucchiaino aceto di mele
1 presa di sale
Ripieno:
1 kg mele golden (al lordo di bucce e torsoli)
50 gr pangrattato
50 gr burro fuso
50 gr zucchero
50 gr uva sultanina
50 gr pinoli
succo e scorza di un limone
cannella q.b.
Procedimento
Mettere in ammollo l'uvetta. Tostare i pinoli in padella.
Mettere tutti gli ingredienti nella planetaria o lavorarli fino ad ottenere un composto omogeneo, prima appiccicoso e, man mano che si lavora, morbido e setoso. Se risultasse troppo sodo aggiungere ancora un po' di acqua, poca per volta. La quantità di acqua è difficile da definire a priori, dipende dalla farina usata.
Infarinare l'impasto e metterlo a riposare per una mezz'oretta coperta da uno strofinaccio.
Nel frattempo sbucciare e tagliare sottilmente, con la mandolina, le mele. Versarci sopra il succo di limone per evitare che anneriscano.
Mescolare in una ciotola zucchero, scorza, uvetta, cannella e pinoli.
Stendere la sfoglia su uno strofinaccio infarinato o sul silpat il più sottilmente possibile. Spennellarla con il burro fuso (non tutto), cospargerla col pane grattuggiato e quindi ricoprire col composto di mele. Rimboccare i due lati lunghi all'interno quindi arrotolare lo strudel aiutandosi con lo strofinaccio/silpat. Spennellare la superficie col burro fuso rimasto e infornare a 160-170 C per una mezz'oretta. A metà cottura tirare fuori dal forno e rispennellare la superficie con il burro fuso per farlo dorare bene.
Servire spolverizzato di zucchero a velo con abbondante crema inglese tiepida che trovate qui.
Dimenticavo: la pasta strudel va benissimo anche per le preparazioni salate!
Che buono lo strudel, mi ricorda la mia infanzia. La pasta l'ho sempre comprata...(lo so, non si fa) oglio provare la tua. Mi segno subito la ricetta! :)
RispondiEliminaA me lo strudel di mele ricorda mio papà, che ne va matto. E mi ricorda quel profumo tipico di mele e uvetta caldi, con note di cannella... buono da morire. ma, ahimè, non l'ho mai fatto. Ebbene sì, lo ammetto :( devo colmare questa lacuna.. questa ricetta la salvo :)
RispondiEliminabellissima ricetta per un classico! che delizia!!
RispondiEliminaè uno dei miei dolci preferiti...non sapevo l'origine del nome. grazie della ricetta!
RispondiEliminaun bacio a presto!
Che buonooo...è da tanto che non lo preparo..complimenti ti è venuto benissimo.
RispondiEliminaciao e complimenti.
Buono buono, proverò il tuo metodo.
RispondiEliminaMandi
@ rosetta fammi sapere come ti e' venuto, ok?
RispondiEliminaciao
Le tue istruzioni sulla realizzazione della pasta tirata sono assolutamente preziose: a me riesce benino, ma non perfetta e non avevo mai pensato a impiegare una farina di forza per ovviare al problema della scarsa elasticità! Ti ringrazio!!!!
RispondiEliminaConcordo con Onde: preziose. Infatti a me non riesce molto bene quel passaggio... Rischio sempre di dover rattoppare troppi buchini! Quindi, grazie.
RispondiEliminaBuon fine settimana!