venerdì 14 gennaio 2011

Ricordi d'infanzia: le ginevrine


Per me le mentine, quelle piccole, e le ginevrine, quelle grandi sono un ricordo d'infanzia. A casa dei miei e dei miei nonni c'erano sempre queste caramelle. A Genova c'e' ancora qualche storica fabbrica (e vale la pena farci un giro a visitarle) che le produce ancora artigianalmente.
Ho provato un paio di volte a farle prima di riuscirci. La colpa è dello zucchero che è molto suscettibile alle temperature. Se si sgarra anche solo di un paio di gradi addio, si deve ricominciare tutto da capo.
La prima volta mi ero dimenticata di prendere dalla scatola dove tengo le varie essenze quella da utilizzare. Neanche un minuto e il mio zucchero aveva già fatto la bolla ed era a 118°C e quindi si è irrimediabilmente sbriciolato. Ora ho un'ottimo zucchero aromatizzato al fior d'arancio. :-(

Alla seconda prova ho messo tutti gli ingredienti pronti all'uso a 113°C aggiungo aroma e colorante ma mi attardo un secondo a mescolare per rendere il colore ben omogeneo. Niente da fare ho superato la temperatura di nuovo. Altro zucchero colorato ma non aromatizzato da usare per il cappuccino!

Non gliela posso mica dare vinta!!
Riprovo e questa volta mi preparo tutot vicino ai fornelli e aggiungo gli extra con largo anticipo come indicato nella ricetta che segue e ...
... funziona!!!


Ingredienti
100 gr di zucchero
2 cucchiai d’acqua
Essenza di menta
colorante alimentari verde pochissimo

Procedimento
In un pentolino a fondo spesso portare lo zucchero con l'acqua a 115°C mescolando di tanto in tanto.
Controllare costantemente col termometro la temperatura. Una volta raggiunti i 100°C aggiungere essenza ed eventualmente il colorante alimentare e mescolare bene.
Prestare molta attenzione alle temperature. Se si superano i 115°C lo zucchero una volta freddo tenderà a sbriciolarsi quindi sarà inutilizzabile.
Io non amo particolarmente i coloranti alimentari e se, come me, non volete colori troppo sgargianti consiglio di mettere il colorante utilizzando la punta di uno stecchino.
Colare con un cucchiaino piccole gocce di composto, delle dimensioni della moneta da un centesimo di euro per intenderci, sul silpat (o sulla carta forno) che da sole si allargheranno un po’. Tra una goccia e l’altra lasciare almeno un paio di cm.
Lasciarli asciugare in un in un luogo asciutto come per esempio il forno spento e freddo tutta la notte.
Purtroppo temono un po’ l’umidità quindi è meglio conservarli in un contenitore ermetico ( scatola di latta, barattolo di vetro, ….)

Dimenticavo: si possono fare in tutti i gusti e colori basta cambiare il colorante e l'aroma.

6 commenti:

  1. Anche io ho pubblicato delle caramelle che trovavo sempre dai nonni... ma si tratta delle gelèe alla frutta :)
    Sono ricordi bellissimi!!!

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  2. splendido post mi piacerebbe rifarle..... io adoravo quelle grandi colorate! baci Ely

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  3. ginevrine e ginevroni... non so quanti ne ho mangiati nella mia infanzia... a manate! dovevano nascondermele!...
    un giorno o l'altro provo, son troppo belle, e buone!

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  4. eheheheh provare e riprovare! belle e buone!!! ;-)

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  5. anche io le mangiavo, mai + viste in giro :)
    Grazie :))

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  6. Le ho provate: sono venute proprio come le originali, assaggiate ormai.. nel pleistocenico! Grazie!!

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