lunedì 4 aprile 2016

La tapenade di casa mia


Vi ricordate che qualche tempo fa avevo preparato le olive taggiasche in salamoia? Ecco è arrivato il momento di utilizzarle per preparare questa deliziosa salsa cremosa tipica del sud della Francia.
Il suo nome deriva dalla parola occitana "tapena" che significa capperi, uno degli ingredienti principali della tapenade.
Si tratta di una ricetta che risale al 1880, creata a Marsiglia per riempire le mezze uova sode a cui si era preventivamente eliminato il tuorlo. La ricetta prevedeva l'impiego delle sole olive nere, di capperi, di qualche filetto di acciuga e del tonno. Il tutto veniva amalgamato con abbondante olio d'oliva e grappa.
Col passare del tempo la ricetta si è modificata sia negli ingredienti: il tonno e la grappa non sono più utilizzati ma si è aggiunto l'aglio, sia nelle loro proporzioni, la quantità di capperi è decisamente inferiore.
Come per molte ricette ognuno aggiunge il proprio tocco personale adeguandolo ai propri gusti e secondo questo principio vi propongo la mia versione.

Ingredienti
200 g olive taggiasche
1 cucchiaio capperi sottosale
2 filetti d'acciuga sottosale
olio extravergine d'oliva taggiasca (non troppo forte)
1 spicchio d'aglio rosa
un cucchiaino di erbe di Provenza (facoltativo)

Procedimento
La ricetta originale prevederebbe l'uso del mortaio, io uso il macinino del frullatore ad immersione.
Denocciolare le olive. Sbucciare l'aglio e togliere il germoglio centrale. Sciacquare bene i capperi e le acciughe.
Mettere l'aglio, le olive, i capperi, le acciughe e le erbe di Provenza nel mixer e frullare fino ad avere un composto non troppo fine. Io preferisco una consistenza più rustica in cui gli ingredienti siano tritati ma non troppo lisci, ma regolatevi secondo i vostri gusti.
A questo punto aggiungete l'olio cominciando con 3-4 cucchiai ed aggiungendone altri fino ad ottenere una consistenza cremosa (ce ne vorranno almeno altrettanti).
Se non utilizzate subito la tapenade potete riporla nei vasetti e ricoprire con l'olio e conservare in frigo.

3 commenti:

  1. quanto mi piace!!! da provare, grazie :-)
    ciao!

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  2. non conoscevo la storia della tapenade, è molto interessante scoprire la storia dei piatti che mangiamo, come si sono evoluti nel tempo... e non sapevo nemmeno quale fosse esattamnte la ricetta per perpararla, quindi grazie per averla condivisa! a presto e ancora piacere di averti conosciuta :)

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