2 banane mature
lunedì 23 febbraio 2009
Pancake alle banane
2 banane mature
venerdì 20 febbraio 2009
Tarte Tatin
Credo esistano infinite ricette di questa magnifica torta. Io l'ho interpretata così ed il risultato é stato soddisfacente!
12 mele
200 g zucchero
2 cucchiai di Calvados
1 sfoglia di pasta brisée
Preparazione
Preparare il caramello a secco facendocuocere lo zucchero dolcemente nella padella finche' raggiunge un colore ambrato. Nel frattempo sbucciare le mele, tagliarle a meta' e togliere la parte centrale dove c'e' il torsolo. Fuori fuoco disporre le mele in piedi il piu' strette possibile eventualmente aggiungere qualche pezzetto di mela in modo da coprire i vuoti rimasti. Bagnare con il Calvados ed infornare per 15 minuti a 200° C.
Una volta pronta aspettare che si raffreddi un po' e girarla su un piatto di portata.
Servire tiepida accompagnata da gelato alla vaniglia e una spruzzata di cannella.
Aggiungo qua il il video della preparazione della Tatin.
mercoledì 18 febbraio 2009
Cake chocolat di Alain Ducasse
Con la dose indicata si puo' preparare una torta di diametro 28 cm . Io ho preferito preparare 4 grosse monoporzioni!
Farina 200 gr
Cacao amaro 85 gr
Lievito 7 gr
Uova 125 gr (circa 2 uova)
Zucchero 300 gr
Olio arachide 140 gr
Panna 125 gr
Latte intero 240 gr
Riscaldare il forno a 200° C. Imburrare lo stampo. In una ciotola setacciare assieme farina, cacao ed lievito. In un altra ciotola, montare le uova intere con lo zucchero e l’olio fino ad ottenere un composto spumoso.
Incorporare a pioggia gli ingredienti secchi mescolando bene prima di ogni aggiunta quindi diluire con la panna ed il latte.
Versare l’impasto fino a meta’ altezza dello stampo.
Infornare e cuocere per 5 minuti a 2oo° C quindi abbassare la temperatura a 150° C e continuare la cottura per 25 min. Verificare la cottura con lo stecchino di legno. Far raffreddare lo stampo per 10 minuti posato sopra ad una griglia prima di sformare.
lunedì 16 febbraio 2009
Madeleines
Marcel Proust - À la recherche du temps perdu
domenica 15 febbraio 2009
Pralinato
400 grammi di zucchero
Preparare il caramello a secco: mettere in una padella lo zucchero e attendere che si sciolga. Quando il caramello ha raggiunto un colore biondo, aggiungere la frutta secca. Mescolare il composto con un cucchiaino di legno. Versare il tutto su un foglio di silicone o sulla carta forno a raffreddare. Una volta freddo, romperlo a pezzi e passarlo nel robot a media velocità. Piano piano diventerà polvere e infine rilascerà il suo olio fino a divenire una pasta densa. Versarlo nei vasetti da conserva, quelli per le marmellate.
Il pralinato così preparato può essere usato per farcire cioccolatini, come crema per unire dei biscotti o i baci di dama.
mercoledì 11 febbraio 2009
Marmellata di arance e cannella
1 kg di succo di arance non trattate
100 g pectina casalinga
800 g zucchero
4 pezzi di corteccia di cannella
Lavare le arance, sbucciarle col pelapatate per ricavarne la scorza e tagliarle a listarelle sottili. In questo modo non si prende la parte bianca che e' amara.
Spremere le arance e mettere il succo così ottenuto in una pentola abbastanza capiente insieme allo zucchero. Far sciogliere lo zucchero. Portare ad ebollizione. Aggiungere la pectina e far bollire per 5 minuti. Aggiungere infine le scorzette e finire la cottura per altri 5 minuti. Riempire i vasetti e mettere un pezzo di cannella in ciascun vasetto.
martedì 10 febbraio 2009
Financiers noisettes
I financiers sono dolcetti francesi la cui forma originale é in stampini monoporzione rettangolari. Io non ho stampini rettangolari e quindi ho usato quelli rotondi in silicone. Ed ecco qua il risultato!
180 g burro
70 g farina
5 g lievito
Mettere nel mixer le nocciole e tritarle facendo attenzione che non diano il grasso, aggiungere zucchero a velo, la farina e il lievito. Mettere il tutto il una ciotola e incorporare i bianchi non montati. Con una frusta lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo. Infine aggiungere il burro sciolto tiepido e mescolare bene. Imburrare gli stampi se non sono di silicone. Riempirli per ¾ e cuocere in forno preriscaldato a 210° C per circa 10 minuti. Decorare con pezzetti di nocciole tostate prima di infornare.
lunedì 9 febbraio 2009
Come preparare la pectina in casa
- il succo di limone ha lo scopo di evitare che la frutta non si ossidi e quindi annerisca. Non ne serve quindi una dose elevata;
- la quantità di torsoli e bucce che ho impiegato è quella di circa una ventina di mele (le mele che avevo raccolto erano piccoline; tanto per dare un'idea un po' più piccole di una pallina da tennis). La cosa più importante è che durante la cottura bucce e torsoli siano coperte dall'acqua;
- le proporzioni per l'uso della pectina sono di uno a dieci cioè 100 grammi di pectina per un kg di frutta pulita.
Gelée all'arancia
Ingredienti
Dosi per circa 30 gelatine
220 g succo di arancia filtrato
170 g di zucchero scorza grattuggiata di una arancia
20 g gelatina in fogli (colla di pesce)
1 bustina di pectina o pectina casalinga
20 g burro
zucchero q. b. per decorare
Far ammollare la colla di pesce in acqua fredda. Portare a ebollizione, in un pentolino, il succo di arancia precedentemente filtrato, lo zucchero e la scorza grattuggiata, solo la parte gialla. Aggiungere la pectina e il burro e mescolare. Strizzare accuratamente la colla di pesce e metterla nel composto caldo. Mescolare fintanto che non si sia completamente sciolta. Versare il composto su un piano di marmo fino ad avere lo spessore di 1,5 cm. Lasciar raffreddare e tagliare a dadino col coltello. Rotolare le gelée così ottenute in una ciotola piena di zucchero per la decorazione.
Invece che il succo di arancia si puo' usare quello di lime o la passata di lamponi, fragole, ribes, ananas.
Si possono stampare le gelatine nel piu' svariate forme con gli stampini piccoli da biscotti.
Un'idea per S. Valentino può essere quella di stamparle a forma di cuore con polpa di colore rosso come la fragola o il lampone.
sabato 7 febbraio 2009
Cioccolato: tra storia e leggenda
La principessa fu uccisa perchè non volle rivelare il nascondiglio del tesoro. Dal sangue versato nacque così la pianta del cacao i cui semi sono amari, come le pene dell'amore, forti come la virtù e di un pallido color rosso, come il sangue da cui sono nati. Quetzalcoatl di ritorno dal suo viaggio, impazzito per la perdita dell'amatissima moglie, fugge verso il mare su di una zattera di serpenti aggrovigliati. Prima di partire promette ai suoi sudditi che avrebbe fatto ritorno per riprendere il suo regno sotto il segno di Ceacatl.
Il seme dell'albero del cacao fu quindi intitolato in suo onore: cacahualt.
Nel 1502 Cristoforo Colombo, sbarcato a Guanaja in Honduras, è il primo europeo ad assaggiare una tazza di cioccolato senza pero' comprenderne l'importanza. Qualche anno piu' tardi Hernan Cortez, giunto dalla Spagna alla conquista del nuovo continente, viene scambiato per il dio Quetzalcoatl, la cui apparizione era attesa in quegli anni. Viene pertanto accolto pacificamente dalla popolazione che gli dona una piantagione di cacao. Cortez comprende subito che il cacao non è soltanto "il cibo degli dei" ma anche moneta di scambio.
Per tutto il 1500 l'uso della cioccolata rimane prerogativa dell'aristocrazia spagnola. La bevanda originaria a base di cacao, peperoncino e spezie viene via via addomesticata secondo i gusti europei da parte dei monaci Gesuiti.
Solo nel 1600 il cioccolato comincia a diffondersi prima in Francia poi in Germania, in Italia, in Olanda e nel Regno Unito e più tardi anche in Svizzera.
La produzione industriale del cioccolato inizia solo nel 1800 con l'avvento di nuove macchine che consentono di macinare i semi ed estrarre il burro di cacao. La principale invenzione è però quella di Rudolph Lindt che, mescolando ripetutamente e per tempi lunghi la miscela di cioccolato con il burro di cacao in apposite conche, consente di ridurne la granulosità e dargli un aspetto cremoso, denso e vellutato.
venerdì 6 febbraio 2009
Cioccolatini al Cointreau
Ingredienti:
75 gr di panna fresca
75 gr di cioccolato fondente per la farcitura
300 gr di cioccolato fondente per l'esterno dei cioccolatini (*)
30 gr di Cointreau
scorza di un arancia non trattata
(*)E' sempre meglio sciogliere una quantità maggiore di cioccolato per creare l'esterno dei cioccolatini. risulta così più facile la lavorazione. L'eccedenza si puo' tranquillamente riutilizzare.
Procedimento
Fondere il cioccolato per la copertura esterna nel microonde a bassa potenza per circa 3 minuti, controllare di tanto in tanto. Mescolare. Portare alla temperatura di 45-50°C.
Procedere al temperaggio come indicato in questo post.
Porre gli stampi in frigo per almeno mezz'ora. Nel frattempo preparare il ripieno: far bollire la panna aggiungendo un pizzico di scorza di arancia grattuggiata. Versare, in una ciotola, sul cioccolato (75 gr) ridotto a piccoli pezzi la panna bollente e mescolare fino a che si sia completamente sciolto il cioccolato. Aggiungere il Cointreau e mescolare. Far raffreddare fino a temperatura ambiente.
Con l'aiuto della sac à poche riempire i cioccolatini fino a 1 mm dal bordo. Mettere a raffreddare i cioccolatini in frigo per un'altra mezz'ora.
Chiudere i cioccolatini con del cioccolato temperato.
Varianti:
Copertura esterna con il cioccolato bianco.
Al posto del Cointreau si può usare il Grand Marnier.
mercoledì 4 febbraio 2009
Tartufi al cioccolato
per circa 20 tartufi
200 gr di panna fresca
300 gr di cioccolato fondente
50 gr di cioccolato fondente amaro al 70%
100 gr di cacao
Portare ad ebollizione la panna. Versarla sul cioccolato fondente tagliato a scaglie mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo. Far raffreddare il composto così ottenuto in frigorifero. Con l'aiuto di un cucchiaino formare delle palline e arrotondarle col palmo della mano. Far riposare le palline così ottenute per qualche minuto in frigo.
Nel frattempo far fondere il cioccolato amaro a 31-32°C e "tuffarci" dentro, una ad una le palline. Toglierle dal cioccolato e rotolarle nel cacao o nelle scaglie di cioccolato.
Si conservano tranquillamente a temperatura ambiente almeno una settimana.
Cioccolatini, praline e tartufi
domenica 1 febbraio 2009
Lavorare il cioccolato a casa: il temperaggio
Torniamo al temperaggio:
Attenzione: